Quando i mulini avevano la ruota

Cánde i muřin i ajevan a röa

(Quando i mulini avevano la ruota)

 

I mulini, a Pietrabruna erano tutti (tranne il mulino a vento) frantoi per le olive.

C'erano i mulini nel paese sottostanti alle abitazioni e i mulini ad acqua con la loro caratteristica ruota sparsi lungo i corsi d'acqua.

Nel rio Tana, alla confluenza del rio San Siro, c'è il mulino Panta, (oggi casa di civile abitazione), una volta frantoio per olive alimentato ad acqua.

L'acqua, veniva convogliata alla ruota del mulino, da un'opera di canalizzazione ad archi in pietra di notevole pregio statico e architettonico.

Il mulino Panta “de ri Pantai” nel corso degli anni, è stato teatro di diversi episodi dall'epilogo fantasioso o straordinariamente incredibile.

Tali episodi, creano intorno al mulino “de ri Pantai”, un alone fiabesco con risvolti che rasentano il miracoloso.

 

Brocchette

Un tempo, si racconta, il mulino “de ri Pantai” era gestito da due fratelli.

Frangevano olive per molte ore al giorno e dopo parecchi giorni di lavoro si rendeva necessario sospendere la frangitura per la manutenzione degli ingranaggi della macina.

La manutenzione, consisteva nell'ingrassaggio degli ingranaggi; per una migliore riuscita, questa operazione veniva svolta con tutto il meccanismo in movimento.

Ma, un giorno dedicato a questo lavoro, uno dei fratelli, con i vestiti rimase intrappolato negli ingranaggi e stava per essere schiacciato, quando, con una prontezza di riflessi e una forza che ha dell'incredibile, l'altro fratello afferrando una leva della macina e puntandosi con i piedi al muro riuscì a contrastare la forza dell'acqua e a fermare il mulino, il fratello intrappolato riuscì a liberarsi e il lavoro riprese il suo corso.

Quando i due fratelli si fermarono, si accorsero che sul muro dove uno dei due fratelli aveva puntato i piedi, erano rimaste le impronte del broccame “brocchette” ( i chiodi che si usava mettere nelle suole degli scarponi).

Questo episodio di coraggio, solidarietà e forza brutta, un giorno, venne raccontato anche all'Onorevole Paolo Emilio Taviani in visita a Pietrabruna.

E chissà, che non se ne sia parlato, anche in Parlamento.

 

Da un racconto di Pirero Giovanni

Testo Uby